Rinnovato l’accordo tra Abi e 13 Associazioni dei Consumatori. A dicembre sospesi circa 85.000 mutui per 9,8 miliardi di euro. Positivo il parere del Parlamento sul Fondo di solidarietà per i mutui per l’acquisto della prima casa. Ora però necessaria la piena operatività
Prorogato al 31 marzo 2013 il termine di presentazione delle domande per la sospensione delle rate dei mutui. Gli eventi in base ai quali può essere chiesta l’opportunità della sospensione devono verificarsi entro il 28 febbraio 2013. Questo è quanto stabilito dal nuovo Accordo firmato dall’Associazione Bancaria Italiana e 13 Associazioni dei Consumatori: Acu, Adiconsum, Adoc, Asso-Consum, Assoutenti, Casa del Consumatore, Cittadinanzattiva, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Unione Nazionale Consumatori .
Le parti firmatarie hanno concordato che:
– la data per la presentazione delle domande per la sospensione delle rate dei mutui è prorogata al 31 marzo 2013;
– l’arco temporale entro il quale dovranno verificarsi gli eventi che determinano l’avvio è prorogato al 28 febbraio 2013;
– alla sospensione saranno ammesse soltanto le operazioni che non ne abbiano già fruito.
Nel frattempo, secondo gli ultimi dati disponibili a dicembre 2012, le banche hanno sospeso 84.995 mutui, pari a circa 9,8 miliardi di debito residuo, garantendo alle famiglie interessate una liquidità complessiva di 606 milioni di euro, (media annua per famiglia di 7.130 euro).
Con la quinta proroga, l’iniziativa sulla sospensione delle rate di mutuo si avvia alla sua conclusione, contestualmente all’approvazione del “Fondo di solidarietà per i mutui per l’acquisto della prima casa”. Abi e Associazioni dei Consumatori accolgono con favore l’emanazione del parere espresso ieri sera dalla competente Commissione Parlamentare della Camera che consentirà di ridurre i tempi di attivazione del Fondo stesso. Ora è necessario assicurare la piena e rapida operatività. L’obiettivo è non far mancare alle famiglie italiane in difficoltà uno strumento pubblico di supporto strutturale per il pagamento del mutuo, che è la naturale soluzione di continuità con l’iniziativa di autoregolamentazione del settore bancario italiano, unica nel suo genere in Europa, denominata “Piano Famiglie”.
Qui sotto, in allegato, il testo dell’accordo, il documento tecnico ed il parere della Commissione Finanze della Camera.