L’ennesimo sequestro di prodotti contraffatti da parte della Guardia di Finanza – questa volta si tratta di maschere e trucchi per Carnevale – riporta all’attenzione dell’opinione pubblica un fenomeno che nel nostro Paese ha ormai assunto dimensioni imponenti. La contraffazione è una vera e propria piaga, le cui gravi conseguenze si ripercuotono non solo sull’economia e sull’occupazione ma anche e soprattutto sulla salute dei consumatori.
Chi vende prodotti contraffatti getta un’esca molto allettante per i potenziali acquirenti: il prezzo basso. Se oltre a questo si tiene presente poi che riconoscere questi prodotti è spesso un’impresa ardua, appaiono evidenti le difficoltà di arginare il fenomeno.
A questo proposito vogliamo ribadire alcune semplici regole che possono aiutare i consumatori a individuare le merci falsificate o comunque prive dei requisiti prescritti in materia di sicurezza:
– La legge prevede che i capi di abbigliamento siano dotati di un’etichetta, scritta in lingua italiana in modo chiaro e leggibile, che specifichi le fibre tessili di cui sono composti con la relativa percentuale e l’eventuale presenza di parti non tessili di origine animale.
– Per quanto riguarda i cosmetici, l’etichetta deve indicare l’elenco degli ingredienti, il nome del produttore, il Paese di origine – se di provenienza extra UE – e la funzione del prodotto.
– Attenzione ai canali di vendita: l’acquisto da rivenditori non autorizzati è ad altissimo rischio contraffazione.
– Un prezzo eccessivamente basso per un marchio noto costituisce un campanello di allarme.
– Per alcuni prodotti, tra cui giocattoli e materiale elettrico in bassa tensione, vige l’obbligo di apposizione del marchio CE. Anche i costumi per Carnevale devono essere classificati come giocattoli, pertanto è bene verificare la presenza del marchio stesso.
– Le stelle filanti spray e le schiume non possono essere considerati giocattoli, poiché non sono state sottoposte ai test eco tossicologici (che rilevano l’eventuale presenza di sostanze irritanti per gli occhi). Inoltre il fatto che tali prodotti siano posti in bombolette sotto pressione rappresenta di per sé un rischio, pertanto sulle confezioni devono essere presenti le indicazioni da seguire per l’utilizzo.